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Conosciamo la menta piperita (Mentha x piperita L.)

Quando si parla di menta andiamo incontro a moltissime varietà. Certamente quella economicamente rilevante è la menta piperita. Una particolare menta che si pensa sia nata spontaneamente dall’incrocio tra la menta spicata e la menta aquatica.

Anche tra la menta piperita abbiamo diverse verietà che vengono coltivate in tutto lo stivale.

La menta è una pianta erbacea perenne munita di rizomi e stoloni sotterranei che le permettono di sopravvivere alle basse temperature senza morini. Paradossalmente soffre di più la siccità che non il freddo.

Le foglie della mente si presentano di un verde acceso ricoperte da peli ghiandolari. I fiori sono violetti e di piccole dimensioni in un spicastro.

L’utilizzazione della mente avviene in tre modi semplici quanto eccezionali. Ovviamente la prima è usarla fresca in cucina per condire le insalate oppure tanti piatti mediterranei e non.

Inoltre le foglie secche sono utilizzate per le tisane che hanno proprietà carminative e spasmolitiche e, sopratutto, rinfrescante.

L’olio essenziale che si estrae dalle foglie è molto utilizzato nelle industrie farmaceutiche, alimentari e quella dei cosmetici, per la preparazione di liquori, dolci e profumi, dentifrici e collutori. Pensate alle caramelle e alle gomme da masticare. Non a caso il più grande produttore sono gli Stati Uniti.

La menta non ha particolari difficoltà a crescere in molti tipi di terreni. Soffre, però, quelli troppo argillosi, freddi e umidi in inverno. Gli stoloni sotterranei resistono anche ai meno trenta gradi se ricoperti da un manto nevoso. La maggiore vegetazione si avrà quando le temperature salgono sopra i 10 gradi raggiungendo il picco quando si superano i 18 gradi.

La menta ama i terreni molto azotati e prive di malerbe, sopratutto quelle con rizomi. Per questo motivo il terreno deve essere libero da infestanti prima di procedere all’impianto.

Anche se perenne la menta va rinnovato ogni tre o quattro anni. Il modo più semplice a cambiargli posto nel terreno. Stesso discorso nel vaso. La concimazione segue due epoche. In primavera una somministrazione di azoto abbondante e una successiva al primo raccolto per taglio.

La propagazione della mente solitamente avviene per vi vegetativa. Si possono trapiantare gli stoloni in autunno e aspettare la primavera per il risveglio oppure prelevare i rizomi radicati in primavera.

Il nemico principale della menta è la ruggine. Un fungo che colpisce la pianta non troppo giovane e, favorita dall’umidità e dagli sbalzi termici. Ci sono trattamenti che possono prevenire la comparsa della ruggine, ma il metodo migliore è tagliare la pianta appena si presenta l’infestazione e farle produrre nuovi germogli.

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