In Natura

Gli ortaggi in una scheda SAPERE degli anni 70

Le schede Sapere erano una raccolta di figurine autoadesive che mediate foto e immagine facevano conoscere le varie scienze ai più piccoli.

Sulle nostre pagine ospiteremo le schede relative all’ambiente e all’agricoltura.

Cominciamo con la scheda numero 18 dedicata agli ortaggi (nella foto)

I Fagioli:

Nome dei frutti e delle piante erbacee annue della famiglia delle Papilionacee. Furono importati in Europa fin dal XV secolo dai conquistatores spagnoli che li trovarono largamente coltivati nelle Americhe centro-meridionale.

La loro coltura si diffuse rapidamente perchè altamente nutritivi sia consumati freschi che secchi tanto che vennero chiamati: la carne dei poveri.

A questi legumi si deve la conquista del West americano; infatti era il cibo principale dei coloni delle carovane e degli scouts che, dietro la sella, ne portavano sempre mezzo sacco, un pò di lardo ed una padella per cuocerli.

Le Carote:

Pianta della famiglia delle Ombrellifere. Coltivata specialmente nelle zone temperate e fredde, per alimentazione del bestiame e dell’uomo, che però si ciba della sola radice.

Questa è biennale, di forma conica, assai lunga e di vari colori secondo la varietà: bianca, gialla, rossa. Assai nutriente perchè è ricca di fecola e di zucchero, si può mangiare sia cruda che cotta; fornisce a buoi, cavalli, montoni, e suini un alimento che rende più sode e saporite le carni.

I Pomidori:

Nome dei frutti e della pianta erbacea annua della famiglia delle Solanacee. Il loro fusto può raggiungere i due metri di altezza. Vengono coltivati in forma agricola-domestica o industriale nelle regioni temperate o calde.

Sono commestibili sia crudi che cotti, verdi o maturi; usati per confezionare conserve, condimenti ed estratti. Le bucce, nei residui della lavorazione industriale, vengono utilizzate per l’alimentazione del bestiame.

I pomodori originari dell’America del Sud furono importati in Europa dagli spagnoli che li introdussero nel Regno delle Due Sicilie: dal loro incontro con gli spaghetti che Marco Polo aveva portato dalla Cina nacque la “pastasciutta al sugo”.

I Piselli:

Nome dei frutti e delle piante di una erba annua della famiglia delle Papilionacee (pisum sativum). Sono legumi originari dell’Asia Minore e vengono molto usati nell’alimentazione dell’uomo e del bestiame.

Di alcune varietà si consumano soltanto i semi, freschi o secchi, di altre l’intero baccello che contiene di solito 5-10 semi quasi sferici, verdi o biancastri.Per la loro facile conservazione e per le sostanze nutritive che contengono, quelli secchi vengono molto adoperati anche dalle popolazioni più povere; se ne ricava anche una farina alimentare.

Il Peperone:

Pianta annua erbacea della famiglia delle Solanacee (Capisicum annuum). Importata dall’Asia è diffusa in tutte le regioni caldo temperate del mondo. Ha bisogno di molta acqua ed è coltivato come ortaggio.

Può avere un fusto alto fino ad un metro. Il frutto, a perfetta maturazione, ha colore rosso, verde o giallo ed un alto contenuto di vitamine. Ne esistono alcune varietà più piccole: i peperoncini, che hanno sapore spiccatamente piccante e sono usati come condimenti o come sostanze conservanti per le carni (salsicce e salumi vari).

La Patata:

E’ una pianta erbacea della famiglia delle Solanacee (Solanum Tuberosum). Già attivamente coltivata in Messico, Bolivia, Perù, Equador, Columbia, i conquistadores spagnoli la portarono in Europa ne XVI secolo e già due secoli dopo era una delle piante alimentari più diffuse.

Di solito non viene seminata, ma ne vengono piantate parti del tubero che si moltiplica ed è la parte commestibile. La patata è importantissima per l’alimentazione dell’uomo e del bestiame, inoltre se ne ricavano: fecola amidi e alcool. Ma bisogna fare attenzione perchè sotto l’azione della luce si accumula nelle parti verdi del tubero un alcaloide velenoso (solanina) perciò le patate vanno conservate al buio.

Il Cavolfiore.

E’ una varietà della piante erbacea cavolo, dalle famiglia delle Crocifere. Dette anche cavolo romanesco, ha un fusto breve e una serie di grosse foglie a coste che racchiude il fiore naturale ed è attivamente coltivato nei luoghi marittimi e montuosi.

Fiorisce normalmente a metà autunno, ma con i procedimenti agricoli moderni si può avere anche in altri periodi dell’anno. E’ apprezzato per farne minestre, contorni, frittura, mentre le foglie costituiscono nutrimento per il bestiame.

Il Carciofo:

Pianta della famiglia delle Composite. Attivamente coltivata in America e nell’Europa Meridionale a fusto eretto, foglie ablunghe perenni, fiori azzurri o violacei. La parte commestibile è il fiore non ancora giunto a maturazione, esso viene staccato e consumato, sia fresco che cotto, in vari modi.

La parte centrale viene talvolta separata e lavorata anche industrialmente per farne carciofini. Le parti laterali vengono d’inverno coperte di terra, rese bianche e morbide e consumati come cardi. Dalle sue foglie infine viene estratta la cinarina che favorisce la secrezione biliare.

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