Piante Grassesucculente

Graptopetalum paraguayense

Il Graptopetalum paraguayense è una pianta erbacea succulenta molto affine ai generi Sedum e Echeveria ( con cui riesce a ibridarsi facilmente), poco alta ed originaria della stato di Tamaulipas. Il nome paraguayense deriva dal fatto che per molto tempo si era ritenuto originaria del Paraguay.

Si presenta con steli carnosi e succulenti che portano rosette di foglie disposte in modo spiralato. Nei climi a stagione invernale fredda deve essere coltivata in vasi e panieri appesi, mentre nei climi più miti, dove le temperature minime non scendono al di sotto dello zero, può vivere anche all’aperto, comportandosi da tappezzante. Ideale per piccole aiuola non calpestate.

In Italia trova un clima utile per la sua crescita e può essere anche tenuta all’esterno in inverno anche in quelle zone dove la temperatura scende sotto lo zero. Importante è tenerla in un terreno molto drenante che mantiene le radici.

Ovviamente vive meglio se in inverno viene riparata dalla neve e dal gelo.

In estate va invece sistemata in una posizione dove possa ricevere quanto più sole possibile e deve essere annaffiata abbondantemente, lasciando che il terreno asciughi il terreno tra un intervento irriguo e l’altro.

Il terriccio deve essere ricco ed umifero ma molto ben drenato, perchè il ristagno idrico è deleterio per questo tipo di piante. Non è soggetta a particolari malattie. In zone umide la pianta può venire attaccata dagli afidi e dalla cocciniglia. In questo caso gli attacchi avvengono negli steli dei fiori. Basterà un insetticida generico per tenere l’infestazione sotto controllo.

Può essere facilmente moltiplicata sia per talea apicale (staccando una rosetta e ripiantandola oppure ripiantando parti della pianta eventualmente rotte) sia per talea di foglia: infatti basta appoggiare una singola foglia sul terreno che dopo poche settimane si sarà formata una nuova piantina.

Le talee vanno annaffiate solo quando hanno già emesso le radici, pena l’insorgere di fenomeni di marciume. Altro inconveniente è che come la pianta matura tende a perdere le foglie lasciando un fusto nudo con poche foglie alla sua estremità.

In questo caso per rinnovare la vegetazione basta tagliare i gambi e ripiantarli, sempre annaffiando solo a radicazione avvenuta.

2 pensieri riguardo “Graptopetalum paraguayense

  • Chiara Maria Antonietta

    Io ne vorrei comperare 2, quanto mo verrebbero a costare?

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    • Se lo desidera le potrei mandare dei petali che diventeranno bellissime piante. oppure qualche rosetta. Ovviamente gratuitamente. Basta una busta e un francobollo…

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