In Cucina

I cavolicelli, proprietà e usi in cucina

Una verdura spontanea che cresce in diverse zone della Sicilia e del Sud Italia sono i cavolicelli (cavuliceddi o cavoli selvatici) che si prestano per diversi usi in cucina.

Dalla pianta si prelevano solo le foglie ed i germogli più giovani e si possono anche utilizzare i fiori gialli. Crescono bene nelle zone con terreno scosceso dove non ci sono ristagni di acqua.

Una ricetta tipicamente siciliana li vede bolliti e serviti con sopra dei pezzi di salsiccia arrostita. un abbinamento perfetto tra due gusti distanti.

Si potrebbe preparare anche la pasta con i cavuliceddi e la salsiccia, secondo una ricetta palermitana che tra poco scriveremo.

Questo è quello che ha pubblicato l’Università di Catania sul cavolicello:

Caratteri botanici
Pianta annuale, raramente bienne, con fusto legnoso alla base, più o meno suffruticoso che conferisce un caratteristico aspetto arbustivo. Le foglie basali, lievemente cerose e di colore verde-glauco, sono lunghe 5-12 cm, disposte in rosetta, lirate, con lobo apicale intero o profondamente inciso e 2-4 coppie di segmenti laterali più piccoli; quelle caulinari sono ridotte o quasi assenti. La pianta, che non supera i 60 cm di altezza, produce, tutto l`anno, fiori con sepali violacei e petali giallo-limone.

Habitat
E’ una specie diffusa nelle aree che si affacciano sul Mediterraneo centro-occidentale. In Italia è presente nelle regioni centro-meridionali dove non è uniformemente distribuita. Tale ineguale ripartizione geografica è dovuta principalmente alla preferenza della pianta per i suoli silicei. In Sicilia si riscontra quasi esclusivamente sui suoli cristallini dei Peloritani, sulle vulcaniti di alcune isole minori (Linosa, Ustica, Eolie) e sull`Etna dove è largamente diffusa, dal livello del mare fino a 1200 m. La pianta cresce un po’ ovunque, prediligendo, tuttavia, in modo particolare i vigneti; si trova con una certa abbondanza anche nei pometi; l’uso eccessivo di diserbanti in queste colture sta, però, determinandone la progressiva scomparsa.

Parti commestibili
Si raccolgono, tipicamente, i giovani getti delle piante adulte; qualche volta anche le foglie tenere oppure l`intera pianta appena germinata. L`erborinatore inesperto può confondere il Cavolicello con un altro erbaggio simile nella forma, il Rapastrello (Raphanus raphanistrum L.) che ha le foglie più ruvide.

Uso alimentare
Lessi Condimenti
Il Cavolicello è la verdura “regina” del territorio etneo. Conosciuta ed apprezzata dalla popolazione locale (rurale e cittadina) viene attivamente raccolta dall`autunno alla primavera. Addirittura si allestiscono per essa anche sagre paesane (ARCIDIACONO, 1992b). Le parti commestibili devono essere cotte in abbondante acqua (meglio se di cisterna), quindi strizzate fra due piatti per eliminare l’acqua di cottura e condite con abbondante olio di oliva. L’uso più appropriato, tuttavia, è come contorno alla salsiccia cotta alla brace. Questa verdura ha un gusto deciso, inconfondibile e gradito al palato; esso è dovuto ad un eteroside sulfonato che è una sostanza aromatica.

Commercio
CAVOLICELLO

Diffusione
In Italia, l’uso alimentare del Cavolicello non è riportato da nessun manuale di fitoalimurgia, né da testi che si occupano delle verdure spontanee. Ciò è dovuto, principalmente, alla sua circoscritta distribuzione geografica, come prima accennato. Tuttavia nelle aree dove è presente viene utilizzato dalle popolazioni locali. In Sicilia, oltre che sull’Etna, si consuma in altri territori dove è noto con peculiari denominazioni locali, a Ustica è chiamato Rapudda, a Linosa Rapuzzra, nelle Eolie Rapuddu e nei Peloritani Cavuliceddu.

Ecco la ricetta della pasta con cavolicello e salsiccia a cura di Maria Floriti

INGREDIENTI x 6 persone
500 g di fusilli o penne rigate
300 g di salsiccia
300 g cavolicelli già puliti
1 cipolla
200 g circa di passata di pomodoro
50 g di parmigiano
peperoncino
olio extravergine d’oliva
1/2 bicchiere di vino bianco
Pulire i cavolicelli tenendo solo la parte più tenera. Lavateli accuratamente e cuoceteli per circa 10 minuti in acqua salata. Quando sono cotti, scolateli e tagliateli a pezzetti piccoli.
In una padella capiente mettete l’olio, la cipolla tagliata piccola, la salsiccia, a cui avrete tolto il budello e il peperoncino e, avendo cura di sminuzzare la salsiccia aiutandovi con un cucchiaio di legno, fate soffriggere a fiamma non troppo alta. A questo punto irrorate con il vino e fatelo sfumare. Aggiungete ora i cavolicelli tagliati e la passata di pomodoro, aggiustate di sale e lasciate cuocere a fiamma bassa ancora per circa 10 minuti.
In una pentola fate cuocere la pasta e scolatela al dente, unitela al condimento, aggiungete il parmigiano e amalgamate il tutto.
Servite subito.



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