Dal Campo

Il settore del florovivaismo al collasso

Tantissimi vivai che producono piante da fiori e fiori sono in ginocchio. Infatti la chiusura dei mercati e le restrizioni imposte dai governi europei alla mobilità e alle attività di commercio stanno dando un duro colpo, quasi di grazia, alle aziende del settore.

I vivai puntano quasi completamente per il reddito annuale su questo periodo con le piante da fiore e con i fiori recisi. La primavera rappresenta il periodo di maggior concentrazione di vendite rispetto all’intero anno.

Si parla di un 70% del fatturato totale e di centinaia di milioni di perdite. Inoltre se non si vendono le piante ed i fiori (si pensi ai cimiteri chiusi) nascerà anche il costo di doverli smaltire e anche questo non è gratuito ma serviranno tanti soldi.

Queste aziende non possono conservare le piante o obbligare le stesse a non fare i fiori. Non si possono congelare o mettere in frigo. Se salta il periodo si dovranno buttare.

Il vivaismo sarà un settore in fortissima crisi se non ci saranno interventi statali che mettono in condizioni le aziende di non chiudere.

La strada delle vendite on line potrebbe essere seguita dalle aziende ma i risultati non saranno immediati. Ci vuole organizzazione e nuovi canali e non è facile in cosi poco tempo.

Un video rappresentativo del settore è questo:

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