Piante & Fiori

La Lantana, florida fino all’ultimo sole

Se siete alla ricerca di nuove proposte da affiancare ai classici gerani sui balconi o nei vasi in giardino potete scegliere le lantane, piante dalla fioritura abbondante, colorata e anche profumata.

Nei vivai sono in vendita non più come piante perenni da giardino per le aree geografiche con inverni miti, ma anche come piante da fiori o da conservare. Proprio come i gerani le lantane non cessano di produrre fiori fino all’ultimo sole estivo , e a volte anche oltre, se si portano in casa in una posizione calda e luminosa.

Le lantane coltivate in Italia appartengono a due varietà delle circa 50 specie conosciute. Lantana Camara e montevidensis, o sellowiana. Sono tutto originarie del Sudamerica e, come si può intuire dalla forma del fiore, appartengono alla famiglia delle Verbaniaceae. La distinzione tra le due specie è però difficile da rilevare perchè gli esemplari oggi coltivati e classificati come Lantana Camera sono in realtà degli ibridi ottenuti dall’incrocio la camara, la montevidensis e la urticaefolia.

La lantana camara, nei climi temperati con inverni rigidi, si può coltivare bene in vaso, fiorisce da maggio a ottobre, poi deve essere portata al riparo, essendo sensibile al freddo. Un’appropriata potatura consente di rinnovare di anno in anno l’abbondante fioritura contenendone lo sviluppo. Pianta vigorosa raggiunge, e supera, nella zona d’origine, un altezza di tre metri. La pianta è provvista di robuste spine e tende ad essere infestante ai margini dei terreni coltivati.

Nel nostro paese solo nelle regioni meridionali e nelle località con inverni temperati può svilupparsi con successo, altrove resta di dimensioni contenute , sviluppandosi come un cespuglio folto, compatto, ben strutturato facile da riportare alla forma desiderata.

Consociazioni possibili

Il successo della Lantana è dovuto non soltanto all’abbondanza della fioritura e all’ampia gamma di colori disponibili, ma soprattutto alla facilità con cui si può associare ad altre piante. Può essere affrancata da altre specie già presenti senza che poi assumo un ruolo dominante, piuttosto arricchisce l’insieme generale con armonia ed equilibrio.

Messa anche in vasi piccoli, di misure e di forme diverse, si inserisce con facilità negli spazi vuoti, ai piedi di una rosa rampicante per esempio, formando una bordura in giardino intorno ad un cespuglio di agrifoglio o di bosso, o una ricca bordura bassa in un balcone dove dominano le cassette dei gerani, i contenitori del basilico e delle altre piante aromatiche. La Lantana è inoltre una pianta a bassa manutenzione che non richiede interventi continui e costanti per assicurare la migliore fioritura.

Sopratutto è odorosa

Scoperta in Brasile dal botanico Guglielmo Pison, coltivata in Europa già nell’800, classificata da Linneo lantana aculeata, per la presenza delle spine, è tra le piante tropicali che meglio si sono adattate ai climi miti europei, tanto da aver dato vita a una nutrita serie di varietà coltivate.

Le foglie e i fiori

Le prime hanno il margine seghettato, forma ellittica od ovata, sono verde molto intenso, a volte cosi scuro da apparire nero già al primo imbrunire, ruvide al tatto, emanano un piacevolissimo odore se leggermente strofinate tra le mani. I fiori sono riuniti in corimbi ricchi e compatti, dove i fiori si aprono scalarmente, sostituiti poi da una raggiera di frutti minuscoli che cambiano colore passando dal verde al blu metallico. Il loro colore muta secondo la varietà coltivata, in base all’età della pianta e al momento della fioritura, cosi è possibile imbattersi in tonalità sempre nuove del colore di base. Per prolungare la fioritura eliminare i corimbi sfioriti.

Attrae le farfalle

I fiori profumati, con una nota acidula, sono ricchi di nettare, tanto da far meritare alla Lantana il titolo di pianta nutrice per le farfalle. infatti le farfalle visitano i fiori con regolarità, tutta l’estate, dai lepidotteri a tutti gli altri insetti che si nutrono di nettare.

Mutevolezza di colori

Accanto alle classiche lantane che virano colore oggi sono disponibili anche lantane con colori puri: ad esempio soltanto in bianco come “Avalanche”, o in gialle come “Mine d’Or”, dove la variazione è tono su tono. Purtroppo le piante sono spesso in vendita senza una distinzione di questo tipo e non è sempre facile prevedere il colore finale dei fiori se la pianta è giovane, in boccio, o all’inizio della fioritura.

“Mutabilis” è comunque la varietà più nota: i fiori periferici del corimbo passano dal bianco al giallo, al rosa e al lilla, mentre quelli interni, a contrasto, sono sempre di un colore diverso iniziando dalle variazioni del giallo. Molto diffusa anche la varietà a fiori color mattone e arancione, inizialmente gialli, riconoscibile perché dotata di spine ricurve.

Nella “sanguinea” i fiori di color rosso acceso, come il nome lascia intendere, sono inizialmente giallo oro.

La potatura è una pratica che rinforza

Le lantane appartengono a quel gruppo di piante che fioriscono soltanto sui rami dell’anno e per mantenere elevata la produzione dei fiori necessitano di una potatura mirata per ringiovanire ogni anno la chioma. Effettuare la potatura in autunno oppure all’inizio della primavera. Eliminare i rami secchi, tagliare i rami a portamento sarmentoso, troncati, deboli, disposti in modo anomalo all’interno della chioma, o di sviluppo non armonico. Eliminare ogni anno almeno un ramo vecchio, meglio due, per favorire il rinnovo.

Accorciare, senza paura, gli altri rami fino alla metà della loro lunghezza originaria. Il trattamento risulterà piuttosto drastico e alla fine si avrà una pianta ben più sparuta di quanto fosse prima. Il primo anno, per assicurarsi degli effetti benefici di questa pratica e per valutare la correttezza dell’operato, occorre intervenire soltanto in parte dei soggetti, o in diversa misura e intensità su tutti, per poi confrontare i risultati alla fioritura successiva.

Le condizioni da rispettare

la posizione: Le lantane richiedono sole pieno per poter fiorire in abbondanza, e soltanto nei climi caldi crescono bene anche in ombra parziale

Per annaffiare: in piena estate annaffiare senza mai lasciare seccare completamente il terreno, perchè una carenza idrica si traduce con facilità in un arresto della produzione di fiori. Eliminare l’acqua presente nel sottovaso, disporre uno strato di materiale drenante sul fondo del contenitore. Durante l’inverno annaffiare le piante di rado se sono ricoverate a temperature di 10 gradi, in modo abituale se le ricoverate in casa in posizione luminosa, dove è probabile che continuino a produrre fiori.

Il terriccio: deve essere ricco di sostanza organica, con una buona capacità drenante, leggero, mai argilloso, compatto o asfittico. Al terriccio universale mescolare terra di bosco e sabbia. I vasi devono essere piuttosto capienti.

Con le talee nuovi esemplari

Il miglior modo per ottenere nuove piante, anche per ringiovanire quelle esistenti, è effettuare talee semilegnose in agosto. Prelevare materiale sano, lungo circa 8 cm, effettuando il taglio sotto un nodo, e porlo in un terriccio di bosco e di sabbia in parti uguali, a una temperatura costante poco sopra i 20 gradi. In primavera si può applicare la stessa tecnica con le talee erbacee. La propagazione per seme è meno diffusa: porre i semi in vasetti da 10 cm di diametro, diradare le pianticelle selezionandole progressivamente fino a mantenere soltanto il soggetto più vigoroso e meglio impalcato. Una lantana camera in vaso da 20 cm costa circa 10 euro.

Nutrirle e proteggerle

Per sostenere un’abbondante fioritura impegnare, ogni dieci giorni, un fertilizzante liquido alle dosi indicate in etichetta. Ognio anno sostituire tre cm di terriccio con quello nuovo e rinvasare completamente ogni tre anni. Le lantane temono il freddo e possono svernare all’aperto solo dove il clima è davvero mite, sempre collocandole con la migliore esposizione possibile. In ogni caso pacciamare la base della pianta con paglia, o altro materiale vegetale, e proteggere la parte aerea con tessuto non tessuto (TNT). Le piante che svernano in casa e continuano a fiorire, non potendo entrare nella fase di un vero e proprio riposo vegetativo, fioriranno meno riccamente l’anno seguente.

Le lantane possono essere attaccate da numerosi insetti, ma particolarmente fastidiosi, e pericolosi, sono gli aleuroididi. In caso di attacco occorre impegnare un insetticida specifico in più riprese e adottare, tra due applicazioni successive, la tecnica del lavaggio dei soggetti interessati con un energico getto d’acqua finemente nebulizzato. Possono essere utili trattamenti preventivi.

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