Negli orti non deve mancare qualche pianta di pomodoro datterino a crescita indeterminata. Per esperienza possiamo dire che questa pianta è molto resistente e con semplici accorgimenti è possibile proteggerla da funghi e malattie.

Infatti è di natura molto più resistente di tantissime altre specie di pomodori e pomodorini.

La preparazione del terreno è molto importante. Infatti  occorre concimare con equilibrio delle sostanze nutritive. Ovviamente se utilizzate fertilizzante chimico potete scegliere una miscela equilibrata di azoto, fosforo e potassio da buttare sul terreno che è stato lavorato per renderlo morbido.

Chi desidera, invece, utilizzare un fertilizzante utilizzato in coltivazione biologica allora consiglio di utilizzarlo settimanalmente aumentando le dosi in base alla crescita della pianta.

Essendo a crescita indeterminata occorre predisporre una spalla su cui fra crescere le piante. Noi utilizziamo le canne secche che sostengono bene il peso delle piante.

Le piante vanno interrate ad una distanza di circa 40 cm in fila e 80 cm tra le fila.

Mentre crescono e cominciano a produrre i pomodorini occorre eseguire due importanti operazione.

Bisogna togliere dalla base qualche ramo di troppo e le foglie di base per permettere all’aria di circolare bene. Queste due operazioni hanno lo scopo di stimolare la pianta principale e di evitare le muffe da funghi e altre malattie.

Noi utilizziamo lo zolfo come fungicida e lo buttiamo quando le piantine cominciano a crescere. Inizialmente è indicato anche lo zolfo ramato al 5% per poi passare allo zolfo semplice.

Quando la pianta ha raggiunto una altezza di circa un metro e mezzo si può tagliare la punta della pianta per stimolare la maturazione dei pomodorini.

Accanto al datterino è possibile associare altre piante come fagiolina, basilico, cicoria, lattuga.

Di Treman

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