Coltivare in vaso la lattuga Batavia, meglio conosciuta come Canasta, non è difficile e richiede solo un piccolo impegno per ottenere la vostra verdura fresca e biologica. La lattuga Canasta è molto croccante e poco amara, ideale per insalate. Riesce a crescere rigogliosa anche in vaso in una posizione luminosa e anche a diretto contatto con i raggi del Sole. La formula è “taglia e mangia” diventa comoda con la coltivazione in vaso.
La lattuga Canasta ha diverse varietà: a foglie verdi ed a foglie rosse. Il periodo di coltivazione spazia da fine Agosto per arrivare tranquillamente a metà luglio. Nei periodi più caldi la pianta tende alla fioritura e non è più commestibile. Andiamo a scoprire cosa ci necessita per coltivare in vaso la nostra verdura.
La scelta del vaso.
Il vaso deve avere un diametro minimo di 18 cm. Quando è abbastanza grande possiamo mettere più piante di lattuga. Il vaso in plastica è la scelta più economica e leggera, ma avere un vaso in coccio ci permette di mantenere più umide le radici. Io utilizzo vasi di 24 cm di diametro che permettono alle radici di espandersi bene e far crescere rigogliosa la nostra pianta.
Il terriccio.
Il terriccio deve essere di ottima qualità e con una piccola percentuale di inerti che evitano la compattazione e permettono un buon drenaggio per le irrigazioni. La qualità del terriccio è fondamentale per la crescita armoniosa della nostra lattuga. Se si ha la possibilità si può miscelare quello acquistato nei garden con un qualsiasi terreno di campo nel rapporto di 1:1
Le piantine
I più coraggiosi possono partire dalla semina. Le piantine, però, possono essere acquistate nei vivai quando hanno circa trenta giorni ed è fondamentale che al momento dell’acquisto siano qualitativamente buone. Acquistando direttamente le piantine abbiamo anticipato di una ventina di giorni la raccolta ed evitiamo tutte le difficoltà relative alla semina e alla crescita nei primissimi giorni dal germogliamento. I costi delle piantine sono di circa 10 centesimi a pianta e sono soldi ben spesi.
La concimazione
In vaso la concimazione è fondamentale. Potete optare per le tante scelte a disposizione tra concimi solidi e concimi liquidi. In entrambe le scelte vanno seguite le indicazioni delle etichette e concimare ogni sette giorni, magari dimezzando i valori in etichetta.
Inoltre i concimi si differenziano in concimi a lenta cessione e concimi direttamente disponibili per la pianta. Il primo caso va solo utilizzato quando poniamo a dimora la piantina e solo una volta. Poi dobbiamo utilizzare concimi che siano subito disponibili per la crescita della piantina.
Ricordate che dovete sempre utilizzare le dosi di concime cosi come indicato nelle etichette e, magari, utilizzarne di meno. Inutile e dannoso pensare di aumentare le dosi perchè gli aspetti negativi sono più dei benefici. Anche il concime universale ed economico venduto dalla grande distribuzione può essere utilizzato per fertilizzare le vostre piante.
Fatta una panoramica di quanto necessità vediamo la mia esperienza diretta. Io metto a dimora circa 12 – 16 piantine di Batavia (Canasta) ogni 21 giorni. Ho utilizzato anche altre varietà non ottenendo gli stessi risultati. Trapianto da fine agosto a metà luglio, garantendomi verdura sempre fresca quasi tutto l’anno. Utilizzo vasi da 24 cm di diametro e nel periodo in cui non piove utilizzo dei sottovasi.
Il terriccio va tenuto sempre umido e si cerca di non farlo asciugare mai completamente specialmente quando le temperature salgono. Non deve mai rimanere acqua di ristagno per evitare marciumi. Quando siamo in un periodo in cui non piove, le innaffiature le eseguo dal sottovaso per evitare il marciume al colletto. Quando è periodo piovoso i sottovasi vanno tolti.
Dopo una ventina di giorni dal trapianto le dimensioni della pianta saranno tali da poter essere tagliata e portata in tavola. Si può anche tagliare solo le foglie che ci necessitano per l’insalata e far crescere sempre la nostra pianta. Non tagliandola di netto e possibile aumentare il periodo di produzione della Batavia e diminuire i trapianti necessari. Un ottimo metodo per risparmiare soldini e avere verdura sempre fresca e croccante. Dal vaso alla tavola è un attimo.
Buona coltivazione.
Leggi su Nati per Terra
Ultimi articoli sul sito:
- Le Cupressaceae, la famiglia del Cipresso e del GineproIl Cipresso (Cupressus), il genere Thuja ed il Ginepro (Juniperus) appartengono alla famiglia delle Cupressaceae che comprende specie legnose distribuite in tutto il globo terrestre. Le foglie sono squamose o, raramente aghiformi, opposte o disposte in verticilli trimeri. Le strutture riproduttive maschili sono formati da pochi stami squamosi, opposti o verticillati, quelle femminili comprendono poche… Leggi tutto: Le Cupressaceae, la famiglia del Cipresso e del Ginepro
- La sistematica vegetale e i sistemi di classificazioneNei secoli molti studiosi hanno cercato di classificare le piante adottando diversi metodi utilizzando diverse caratteristiche. Quando si parla di sistema ci riferiamo ad una struttura logica per organizzare in classi un qualsiasi gruppo di oggetti. La sistematica è lo studio scientifico della diversità biologica mediante la definizione di una struttura logica e della sua… Leggi tutto: La sistematica vegetale e i sistemi di classificazione
- La classificazione delle piante del greco TeofrastoFu un filosofo greco del terzo secolo avanti Cristo il primo botanico che classificò le piante. Era allievo di Aristotele e scrisse un trattato di botanica in cui si occupò di vari aspetti legati alle piante all’agricoltura. Una parte interessante del trattato è legata ad una prima classificazione delle specie vegetali. Nel libro Historia Plantarum… Leggi tutto: La classificazione delle piante del greco Teofrasto
- Utilizzo delle acque reflue per arginare la crisi idricaMi sono imbattuto nell’intervista di un agronomo bagherese, Vincenzo Lo Meo, che invitava la politica siciliana ad investire nell’utilizzo delle acque trattate dal depuratore della città per ridurre la sofferenza irrigua di agrumeti e, in generale, degli agricoltori. La situazione degli agrumeti e degli agricoltori nella Conca d’Oro è veramente drammatica. Dopo anni in cui… Leggi tutto: Utilizzo delle acque reflue per arginare la crisi idrica
- La germinazione del semeIl seme si trova in uno stato di quiescenza in attesa che le condizioni ambientali siano favorevoli alla germinazione. Si trova in uno stato di forte disidratazione con una percentuale d’acqua tra il 5% e il 15%, mentre in un tessuto attivo siamo tra l’80% e il 95%. La disidratazione dei colloidi plasmatici permette al… Leggi tutto: La germinazione del seme
- Come e’ fatto un seme?Il seme contiene un piccolissimo embrione quiescente che aspetta le migliori condizioni per svilupparsi e diventare una nuova pianta. In pratica abbiamo una piccola pianta in miniatura pronta a crescere, quantomeno abbiamo tutte le parti necessarie per farlo. Nel seme ci sono una, due o molte foglioline embrionali chiamate cotiledoni. Nelle angiosperme, cioè in quella… Leggi tutto: Come e’ fatto un seme?