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La falce per tagliare il fieno. Pratica antica da riscoprire per non inquinare

Difficile vedere un agricoltore che oggi usi una “ranza”, una falce, dei nonni: tutti con il decespugliatore che, però, avendo un motore a due tempi inquina come cento automobili con catalizzatore. Ci sono persone che propongono il ritorno alla falce anti inquinamento e salutare.

C’è ancora qualche giorno prima che la brina la notte si trasformi in ghiaccio ad indicare che ormai siamo prossimi all’inverno. Qualcuno dalle parti di Varese vorrebbe ritornare alle origini della fienagione con l’utilizzo della falce e mettere in cantina l’inquinante decespugliatore o le piccole macchine tagliaerba a due tempi. Una tradizione che si va perdendo e seppur tutti conoscono la falce, nessuno la sa usare correttamente come avveniva un tempo.

Un movimento coordinato tra spalla, avambraccio e bacino per consentire alla lama un passaggio raso alla terra, mantenendo inalterato l’ecosistema tra gli steli rimasti lunghi dopo il taglio e non divorati dal filo o dalle lame del decespugliatore che comunque inquina e fa rumore.

In provincia di Varese l’associazione “Matrioska” ha organizzato una giornata alla riscoperta della falce e dopo aver coinvolto diverse aziende locali che pur conoscendo la Falce non la sapevano utilizzare a chiesto aiuto a Olivier Fontaine permacultore e docente di meteorologia (arrivato da Torino) che ha illustrato i sistemi di taglio e soprattutto la fase della preparazione della falce – la “ranza“, come veniva chiamata da queste parti – che parte dalla battitura e molatura a mano della lama, passando per la predisposizione delle lunghezze dei supporti che aiutano il taglio, movimento quasi automatico ma che deve essere prima studiato: la linea di impiego della lama non deve essere troppo alta né troppo bassa rispetto all’altezza del suolo ma nella giusta posizione per sfiorare, quasi carezzare la terra.

Cosi facendo si rispettano l’insieme di insetti, invertebrati e piccoli mammiferi che ricevono un danno dall’uso degli strumenti di lavoro con motore a scoppio. Nella giornata organizzata dall’associazione hanno preso parte una cinquantina di persone tra cui molti ragazzi che hanno vissuto l’esperienza del taglio ed il contatto con la terra.

Vi lasciamo qui sotto il video dell’iniziativa:

Si ringrazia Varese News



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