I macerati sono sempre più utilizzati dai contadini e dai conduttori di piccoli orti nella lotta biologica ai parassiti. I macerati utilizzano le proprietà repellenti e insetticide di alcune piante che si trovano facilmente nei campi.
Inoltre oltre ad ottenere dei buoni risultati sono a costo zero e, questo, è un aspetto molto importante per l’economia dell’orto. Ottenere un buon macerato è semplice e poco impegnativo ed il suo uso è assolutamente non nocivo per l’ambiente e la qualità del prodotto. Bisogna, però, seguire alcune semplici regole per utilizzarlo in modo da ottenere il massimo risultato.
Il macerato si ottiene mettendo in acqua abbondante le piante. Questo processo di immersione della pianta deve durare tra i sette ed i 15 giorni. Il composto va mescolato e va lasciato a riposo con una buona aerazione sufficiente e con una retina che eviti l’ingresso di insetti.
Va utilizzata l’acqua piovana perchè priva di cloro, ma se questo è improponibile allora bisogna far decantare l’acqua del rubinetto per alcuni giorni prima di utilizzarla. Si può utilizzare ovviamente anche l’acqua di irrigazione proveniente dagli invasi.
Evitate di utilizzare i contenitori di metallo per la preparazione perchè potrebbe avvenire l’ossidazione degli stessi. Io utilizzo i bidoni di plastica da cento litri con la bocca molto ampia a cui metto una rete fitta per chiuderla.
Durante la preparazione il macerato comincia a puzzare. Una caratteristica che lo rende sgradevole. Per questo motivo conviene posizionarlo in un posto riparato dal sole e dalla pioggia e lontano dalle persone.
Il macerato formerà una schiuma bianca e il liquido prenderà un colore verde intenso. Io, personalmente, inserisco le erbe in un sacco di iuta o in una rete durante la macerazione in modo tale da estrarlo quando il macerato è pronto e mettere la parte solida dell’erba nella compostiera. Vi resterà solo il macerato pronto per l’uso. Il filtraggio deve essere fatto bene per un buon macerato. Si utilizza infatti solo il liquido e vanno tolte tutte le parti solide della pianta utilizzata.
Utile ricordare che il macerato va miscelato spesso (almeno una volta al giorno) e coperto per evitare l’ingresso di insetti, ma non chiuso ermeticamente.
Una volta ottenuto il macerato può essere conservato per quattro – sei mesi in contenitori ermetici anche piccoli (tipo le bottiglie di plastica trasparenti da 2 litri). Fondamentale è conservare il macerato al buio ed in un posto fresco, al limite conservate in un contenitore scuro.
I macerati vanno irrorati seguendo le indicazioni relative alla piante che utilizzate per ottenerlo direttamente sul fogliame e sugli insetti nocivi. Poichè la loro efficacia è limitata nel tempo non sono indicati nella lotta preventiva, ma solo nel caso di presenza degli insetti nocivi. Poichè potete farne quanto volete si può utilizzare spesso per evitare l’insorgenza del parassita.
Va utilizzato prima che sorge il sole o al tramonto. Questo evita che il sole degradi il principio attivo e che gli insetti utili possano subire un danno dal macerato. Ricordate che il macerato degrada velocemente e che la pioggia lavando le piante lo porti via. Quindi non abbiate paura ad usarlo e tenete conto che spesso è anche un buon concime per il terreno.
Infatti trascorsi i sei mesi vi consiglio di diluire il macerato nell’acqua di irrigazione per ottenere un efficace concime per le vostre piante. Io utilizzo un litro di macerato ogni venti litri di acqua da irrigazione.
Il raccolto del vostro orto può essere subito mangiato senza aspettare i lunghi tempi di carenza che hanno i prodotti chimici. Basta un buon lavaggio che elimini le tracce del macerato.
Le piante più comunemente utilizzati per il macerato sono:
Aglio
Assenzio
Equiseto
Ortica
Pomodoro
Peperoncino
Felce