Chi ama il giardinaggio, prima o poi, dovrà affrontare l’argomento moltiplicazione. Non tanto per evitare di acquistare sempre piante, ma per l’orgoglio di veder crescere le piante. Ci sono diverse tecniche per riprodurre le nostre piante che variano a secondo delle varietà e che presentano difficoltà diverse.
Una di queste tecniche è la moltiplicazione per divisione.
Questo metodo consiste nel dividere i cespi delle erbacee perenni o degli arbusti a germogli radicali e trapiantando, poi, le singole parti così ottenute perchè diano vita a una nuova pianta. Nel caso dei germogli radicali non facciamo altro che sfruttare a nostro vantaggio quello che la pianta già fa di suo per moltiplicarsi. Infatti, molte piante utilizzano questi germogli per allargare in spazi incolti la loro vegetazione. Un tipico esempio è la Sanguinella e, nel caso dei nostri giardini, la forzisia.
Anche le bulbose si moltiplicano per divisione trapiantando i bulbilli che si formano al lato del bulbo madre oppure, come nel caso del giglio, all’ascella delle foglie.
Il periodo per applicare un simile sistema dipende su che varietà andrà applicata. Nel caso di erbacee perenni solitamente il periodo migliore è alla ripresa vegetativa, mentre per i bulbilli bisogna quasi sempre aspettare il riposo vegetativo del bulbo madre. Per quelle ascellari possono essere messe a terra subito e lasciare che la natura faccia il suo corso.
Come si evince ci vuole esperienza ed il giusto grado di serena “pazzia” per fare tentativi che, inevitabilmente, possono rieuscire o fallire.
Nella moltiplicazione per separazione dei cespi, ad esempio, bisogna fare molta attenzione alle radici che si vanno a dividere per evitare di compromettere la pianta e la riuscita della divisione.
Foto dal web
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