Antirrhinum majus: La bocca di leone

Il nome che deriva dalle parole greche anti, che significa simile, e rhin, che significa naso o muso, infatti il nome completo può tradursi in simile ad un muso, il nome comune utilizzato per indicare il fiore, ovvero bocca di leone lo si deve quindi alla sua forma, che ricorda la bocca ed il muso di un leone.

Ai tempi di Nerone, il medico e botanico greco Dioscoride Pedanio ne apprezzava in modo particolare i semi, dai quali veniva estratto un olio che, mischiato all’olio estratto dal giglio, aveva il potere di rendere la pelle più bella. Anticamente, infatti, la pianta veniva coltivata ed usata per estrarre dai suoi semi un olio alimentare.

In epoca medioevale la tradizione voleva che le ragazze mettessero tra i loro capelli alcune bocche di leone nel caso volessero rifiutare i corteggiatori sgraditi, in modo da rendere pubblico il loro rifiuto.

Nel linguaggio dei fiori e delle piante, per via dell’uso che ne facevano le ragazze, la bocca di leone simboleggia il disinteresse e l’indifferenza e, in tutte le tradizioni culturali è stato da sempre considerato il fiore emblema del capriccio.

Racconta la leggenda che per far sorridere Venere e Plutone che si erano accesi in una discussione che non aveva termine, madre Terra fece fiorire questa pianta in mezzo a loro donando ad essa un potere di armonia e di pace.

Giuseppe De Palma

Leggi su Nati per Terra

Ultimi articoli sul sito:
  • Piante grasse: le principali caratteristiche chimiche
    Una delle tante differenze tra le piante grasse e le restanti piante del mondo vegetale si riferisce ai composti chimici che le compongono. Nelle cactacee è presente la betalaine, un pigmento naturale azotate, responsabile del colore dei fiori e dei frutti, che sostituisce le antocianine (pigmenti non azotati e idrosolubili) presenti nella maggior parte delle
  • PRIMAVERA: astronomica e poetica stagione
    Il 20 marzo alle ore 21 e 24 minuti (TU), si verifica l’equinozio: è l’inizio della primavera astronomica. La nuova stagione fa il suo ingresso in quell’esatto istante in cui il Sole incontra l’equatore celeste nel suo moto lungo l’eclittica e, solo in tale occasione, la separazione tra la zona illuminata della Terra e quella
  • Il Parco D’Orleans di Palermo con le sue piante e gli uccelli protetti
    Questo bellissimo parco si trova nel retro del Palazzo che, oggi, ospita gli uffici di Presidenza della Regione Sicilia. Il giardino ed il palazzo hanno una lunga storia che parte dall’esilio di Luigi Filippo D’Orleans che dovette abbandonare la Francia per evitare di essere ucciso. Siamo agli inizi del 1800 e Luigi Filippo trovò a
  • I TULIPANI DI MADONNA DELL’OLIO: LA NATURA SI VESTE DI ROSSO
    Sul versante meridionale delle Madonie è situato Blufi, un piccolo centro che ogni anno si rende protagonista di un evento naturale e spontaneo davvero affascinante: la fioritura dei Tulipani di Madonna dell’Olio. La magia avviene un piccolo fazzoletto di terra appartenente alla Diocesi di Cefalù ma che da diversi anni è stato preso in affitto
  • In campagna il Pettirosso mi tiene compagnia.
    Nelle ultime settimane i miei lavori in campagna sono sempre attentamente seguiti da un piccolo pettirosso. Non credo si tratti di amore a prima vista, ma semplicemente questo paffuto uccellino mi utilizza per un suo comodo: mangiare gli insetti che il mio lavoro in terra gli procura o il semplice spostamento delle foglie a terra
  • Le cinque famiglie principali delle piante grasse.
    I cactus o succulente vengono divise in cinque grandi famiglie che comprendono i diversi generi. Anche se le succulente sembrano molto simili tra loro la loro evoluzione similare è dovuta all’identica necessita di sopravvivere in ambienti aridi e con pochissima acqua, ma con condizioni notturne e stagionali completamente diverse tra loro. Quindi siamo in presenza




Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.