Il nome di queste piante deriva da un vocabolo arabo, barbaris, con cui si indicavano i frutti di queste piante, assai apprezzate come essenza medicinale anche dai seguaci della Scuola Salernitana.
Ancora oggi, del resto, la medicina popolare attribuisce al crispino notevoli qualità terapeutiche. I botanici ritengono che il crispino possegga un rudimentale sistema nervoso, viste le strani reazioni di queste piante poste a contatto con particolari sostanze toissiche.
Come si utilizza
Con il Crespino si realizzano belle siepi, anche difensive, visto la presenza massiccia di acute spine che caratterizzano molte specie del genere; altrettanto interessante l’impiego del crispino come gruppi o isolato, oppure per coprire scarpate ripide. E’ possibile la coltivazione in grossi vasi per decorare i balconi.
Nessuna difficoltà di coltivazione
I crispini sono tra le piante di maggiore adattabilità e di minore esigenza, in più la loro vegetazione è abbastanza rapida e notevole è la loro resistenza.
Ciò non esclude che vivano meglio se regolarmente annaffiate almeno due volte a settimana e concimate bene tutto l’anno. Inoltre conviene nelle siepi potare frequentemente il crispino. Infatti tende a perdere le foglie dal basso e la frequente cimatura permette alla pianta di cacciare nuove foglie e riempirsi per avere un aspetto più bello.
La concimazione di fondo deve avvenire in autunno con concime a lenta cessione e con concime organico completo durante il periodo vegetativo. Questo permetterà alla pianta di produrre molto fogliame e di riempirsi, soprattutto, se utilizzato come siepe.
E’ facile che il crispino venga invaso da un parassita(un fungo microscopico che si chiama Puccinia Graminea) che è il responsabile della ruggine del grano e di altre graminacee. Per evitare i gravissimi danni del fungo occorre trattare con prodotti idonei anche preventivamente ogni mese.
Una scelta facile
Volendo predisporre una siepe con il crispino si ha l’imbarazzo della scelta, tante sono le varietà e gli ibridi. Ecco le più decorative
Specie a fogliame caduco
Barbaris aetnensis: spontanea in Italia. alta 50 cm foglie piccole, fiori gialli in maggio, spine lunghe più di 2 cm, frutti rossi. Specie adatta per roccaglie.
Barbaris Vulgaris: alta due metri, spontanea in Italia; foglie abbastanza grandi e verdi, fiori gialli in maggio, frutti rossi; è il “vero” crispino
Barbaris Thunbergii: alto due metri foglie rossastre, fiori gialli, molto spinosa; è tra le specie più resistenti e decorative.
Barberis Polyantha: alta due metri fiori gialli in giugno, frutti rossi; è una pianta molto decorativa soprattutto in autunno.
Specie Sempreverdi
Barbaris buxifolia, alta 4 metri, fiorisce in marco con colori ambra; foglie verdi; frutti porpora scuro
Barbaris lineariifolia: alta 2 metri, bellissima fioritura in arancio e albicocca; frutti neri sfumati in blu.
Barbaris candidula: alta un metro, si presta ad essere coltivata isolata per la bella forma della chioma e lo strano colore delle foglie che sono verde scure sulla pagina superiore e bianco-azzurro nella parte inferiore; fiori giallo vivo; frutti porpora scurissimo
Barbaris Julianae: alta due metri e molto resistente alle basse temperature; fiorisce in giallo; frutti neri e lunghe spine.
Barbaris stenophylla: ibrido, alta due metri, resiste molto bene al freddo: è il crispino più diffuso e decorativo, adatto soprattutto per le siepi; ha i fiori giallo-arancio con riflessi rossi e frutti rossi.