Echeveria setosa deminuta, una volta chiamata anche “Rundelli” o “Tunedelli, appartiene alla famiglia delle Crassulaceae. Si presenta con rosette fitte di foglie e senza fusto, dal colore verde intenso con tendenza al blu. Nel dorso delle foglie e della rosetta una peluria la contraddistingue.

Ama gli ambienti molto luminosi, ma non tollera nella stagione estiva la lunga esposizione al sole diretto. La sua fitta rete di foglie la rende vulnerabile agli attacchi fungini che ne anneriscono le foglie e la portano spesso alla morte. Quindi è essenziale limitare umidità nel suole e nell’ambiente. Si consiglia, quindi rade innaffiature anche in piena estate e abbondanti. Non si dovrebbe usare un nebulizzatore che aumenta l’umidità.  In inverno tollera il freddo, ma non il gelo.

I fiori sono piccoli e arancioni con una forma a campanellino. Fiorisce in primavera – estate.

Nativa del Messico è stata utilizzata da molti appassionati per ottenere degli ibridi che ne ampliassero la varietà. Si propaga per seme oppure per talea di foglia. Il successo della talea non è sempre garantita.

Ecco una esperienza sulla Echeveria Setosa  di Paolo De Spirito sul gruppo “CactusLandia”

E. setosa deminuta, una volta chiamata anche ‘Rundelli’; gli errori mi hanno insegnato qualcosa con questa specie; l’ho tenuta all’aperto ma mentre altre Echeverie, di stazza sicuramente maggiore, prosperavano, questa in estate soffriva terribilmente, ma soffriva ancora di più l’umidità eccessiva; infatti gli attacchi fungini, sotto l’aspetto di improvvisi annerimenti delle foglie, me la distruggevano;

naturalmente non posso darla vinta e quando l’ho ricomprata ho deciso di dare a lei pochissima composta, naturalmente porosa; siccome tende ad allargarsi non trovavo un vaso che mi desse fiducia allora ho preso un sottovaso e l’ho bucato; in inverno la tengo al coperto, in posizione molto luminosa, con qualche ora di sole, in estate, quando il caldo la fa entrare in una specie di letargo, la metto in posizione ventilata e fresca.

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Di Treman

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