Il Porro è una pianta aromatizzante molto comune, appartiene alla numerosa famiglia delle Liliacee, la stessa dell’aglio (Allium sativum) e della cipolla (Allium cepa). È una pianta erbacea originaria dell’Asia da dove è giunta in Europa intorno al XIX secolo, poi la sua coltivazione si è diffusa nella grande parte delle regioni caratterizzate da un clima caldo e temperato, ora è ampiamente coltivata dal mediterraneo fino all’Asia centrale.

Quando giunse in Europa, divenne subito molto popolare come ortaggio estivo e invernale, trovò, infatti, un grande impiego soprattutto in campo culinario, ma ben presto fu utilizzato anche per le sue benefiche proprietà medicinali e terapeutiche.

In Italia è presente ovunque, possiede un aroma intermedio tra quello dell’aglio e della cipolla, ma è senz’altro più delicato e gradevole. Ne esistono numerose varietà, tra le quali la più nota è Allium porrum.

Principi attivi

Olio essenziale, contenente solfuri e polisolfuri di vinile, allile e allipropile, vitamina A, vitamine del gruppo B, in particolare B1 e B2, vitamina C, sostanze antibatteriche di varia natura.

Aspetto e crescita

Pianta erbacea, perenne, con bulbo spesso lobato e bulbilli periferici non avvolti dalle tuniche papiracee, è coltivata esclusivamente negli orti e su scala commerciale, soprattutto per il consumo in campo alimentare, raramente si trovano allo stato spontaneo.

Cresce preferibilmente in posizione soleggiata, in terreni ricchi, umidi e ben drenati, anche se tollera suoli piuttosto poveri. Alta fino a 45-60 cm, la pianta è fornita di parecchie brattee fogliari, compatte e riunite in un unico stelo, le foglie, grandi, solide e con una base di 3 cm di diametro, sono lineari, carenate, succulente, tenere e di colore verde scuro piuttosto glauco.

Il caule è semplice e di sezione cilindrica, lo scapo fiorale, anch’esso eretto e cilindrico, è pieno all’interno. In estata compaiono fiori sferici, grandi e compatti, da porpora a bianco-rosei, che si ergono sugli steli, i fiori sono riuniti in una densa ombrella e racchiusi prima della fioritura in una brattea (denominata spata) che avvolge l’intera infiorescenza. I semi, di colore nero, sono racchiusi in capsule deiscenti. Il porro si riproduce per semina durante la stagione primaverile.

Raccolta e conservazione

Il Porro è utilizzato solo allo stato fresco, la pianta intera va raccolta fra l’estate e l’autunno. Raccogliere i semi a completa maturazione e farli essiccare bene al sole. Conservarli in barattoli di vetro ben chiusi, in un luogo fresco e asciutto lontano dalla polvere, dall’umidità e da fonti di calore.

PROPRIETÀ
Il Porro possiede molte delle qualità salutari dell’aglio e della cipolla, benché in misura minore. Svolge una potente azione antibatterica, in particolare come disinfettante dell’apparato digerente contro i parassiti intestinali (nematodi).

È un ottimo espettorante, utile nel trattamento di bronchiti, laringiti, raffreddori, tossi con o senza catarro. Svolge un’efficace azione diuretica, purificando il sangue da tossine e da sostanze di rifiuto. Per uso esterno è un ottimo emolliente, utile, inoltre, nella cura di foruncoli, ascessi e dolori dovuti al torcicollo.

È usato nella terapia della calcolosi renale e vescicale, nei disturbi della minzione e nella renella. È un potente tonico di tutto l’organismo e rafforza il sistema immunitario, infine, recenti studi gli attribuiscono una funzione antitumorale.

Parti utilizzati

Sono usati il bulbo, il gambo, i semi e le foglie.

Preparazioni

Infuso: fare cuocere un Porro tagliato a fette, non troppo sottili, in una tazza di latte intero molto addolcito con miele. Quando il Porro comincia a rompersi, togliere dal fuoco e assumere subito, bevuto caldo, il preparato è sicuramente molto più efficace.

Decotto: fare bollire in un litro di acqua un grosso Porro tagliuzzato finemente fino a quando non è ben morbido. Bere a tazze o tazzine durante la giornata, preferibilmente lontano dai pasti principali, se il gusto è troppo sgradevole è possibile dolcificare con un cucchiaino di miele.

Sciroppo: pestare finemente 10 g di bulbi di Porro, quindi macerarli in 20 ml di acqua per dodici ore. Aggiungere zucchero fino a quando è possibile scioglierlo (solitamente una quantità pari all’acqua utilizzata), mescolare bene e prenderne 2-3 cucchiai durante la giornata.

Succo: ridurre in poltiglia la pianta fresca, passandola alla centrifuga, fino a ottenerne il succo, non utilizzare il frullatore.

Tintura: lasciare macerare, per 5-7 giorni circa, 20 g di Porro tagliato a fette in 100-120 g di alcool a 70°. Filtrare e conservare in una boccetta di vetro scuro, la tintura va assunta a cucchiai o a cucchiaini.

Vino medicinale: fare macerare 4 g di semi di Porro in un litro di buon vino bianco secco. Dopo qualche ora di macerazione, filtrare e conservare in una bottiglia pulita. Consumare a cucchiai o a bicchierini.

Salute

Catarro nei bronchi e nei polmoni, raffreddore, tosse, come tonico generale dell’organismo: centrifugare un grosso Porro e assumerne il succo, la dose è un cucchiaino 4-5 il giorno, puro o diluito in acqua.

Cattiva digestione, gastroenterite, infezioni all’intestino in generale: prendere 2-4 tazze di decotto, un mattino e una alla sera prima di coricarsi, oppure assumere, prima dei pasti principali, 6-10 cucchiaini di vino medicinale.

Disinfettante intestinale contro parassiti e batteri: assumere a scelta la tintura o il vino medicinale a base di Porro. Per eliminare i vermi (in particolare la tenia) preparare un unguento di Porro e olio di oliva e applicarlo, per due settimane, intorno all’ano di notte, in alternativa, far bollire tre bulbi di Porro in ¼ l di latte per quindici minuti circa e bere al mattino a digiuno prima di colazione.

Punture di api: strofinare energicamente sulle parti colpite il succo di Porro, se il dolore non diminuisce e il gonfiore aumenta consultare immediatamente il medico.

Torcicollo: fare bollire due o tre piante di Porro triturate in un litro di latte, fino a che non se ne consumerà buona parte, applicare il cataplasma ben caldo sulla parte dolorante.

Per stimolare la diuresi e favorire una buona circolazione sanguigna: prendere all’occorrenza quattro bicchierini al giorno di vino medicinale, oppure assumere 2-3 cucchiaini di tintura prima dei pasti. In alternativa, bere 3-4 tazze di decotto durante la giornata, preferibilmente lontano dai pasti principali.

Bellezza

Contro ascessi e foruncoli: avvolgere la parte bianca del Porro in un pezzo di carta spugnosa e bagnata, quindi seppellirla sotto la cenere calda.

Dopo mezz’ora ridurre il Porro in poltiglia, mescolarlo a una cucchiaiata di sugna, quindi stendere la pappetta sopra una leggera falda di garza e coprirla con un secondo pezzo di Garza. Applicare il cataplasma direttamente sulla zona interessata, rinnovandolo ogni cinque ore fino a completa guarigione. Bisogna cercare di resistere al calore e al dolore per favorire la rapida maturazione del foruncolo o dell’ascesso.

Casa e giardino

Composizione floreale: la forma rotonda e fitta dei fiorellini rende l’Allium porrum, un perfetto riempitivo nelle composizioni estivo di notevole effetto scenico, ma è anche un fiore degno di comparire come protagonista al centro di una composizione floreale.

Per intensificare il profumo delle rose e allontanare gli afidi: piantare in giardino accanto alle Rose alcune piante di Porro.

In cucina

Il Porro è un aromatizzante molto importante della cucina popolare, può essere usato come le cipolle, anche se possiede un gusto più delicato e caratteristico. Si può consumare crudo: finemente tritato, aggiunto alle insalate. Cotto: usato nelle zuppe vellutate, in frittate, con le uova, aggiunto al brasato, con la besciamella, in umido oppure stufato con olio e prezzemolo.

CURIOSITÀ
Nella medicina familiare il Porro, come la cipolla, è un ottimo rimedio contro l’acuto dolore provocato dalle punture delle api: basta strofinarne un pezzetto sulla parte colpita perché il bruciore sparisca velocemente. Inoltre in alcuni paesi, i semi polverizzati sono impiegati per combattere problemi legati alla frigidità.

Fonte: Farmacia Sant’Anna

Di Treman

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