I cactus o succulente vengono divise in cinque grandi famiglie che comprendono i diversi generi. Anche se le succulente sembrano molto simili tra loro la loro evoluzione similare è dovuta all’identica necessita di sopravvivere in ambienti aridi e con pochissima acqua, ma con condizioni notturne e stagionali completamente diverse tra loro. Quindi siamo in presenza di una convergenza di “interessi” come adattamento a condizioni ambientali simili.

Le cinque famiglie sono le Agavaceae, le Aizoaceae, le Asphodelaceae, le Crassulaceae, le Euphorbiaceae.

Le Agavaceae

La famiglia delle Agavaceae è costituita da circa 600 specie riunita in una ventina di generi. Comprende piante a forma di rosetta, con sviluppo erbaceo o fusti brevi o addirittura assenti, anche se non mancano specie arborescenti o arboree, con foglie succulenti dai colori che variano dal verde al blu glauco e che possono avere i margini dentati o lisci. Il fiore esce dalla pianta con un peduncolo allungato e sono ermafroditi. I semi sono racchiusi in un frutto a forma una capsula con tre cavità che a maturità si apre, liberando i semi neri e piatti.

La diffusione di questa famiglia è l’America con i due generi più rappresentativi: la Yucca e l’Agave. Quest’ultimo è compreso nella zona tropicale e sub tropicale ha un elevato valore estetico e molti usi anche a fini economici. Dalle foglie ricche di fibre si ricavano corde e cesti, tappeti e altri manufatti come un tessuto molto resistente. Dalle Agavacee si ricavano diversi liquori e bevande alcoliche famose in tutto il mondo, quali la tequila, il mezcal e pulque; vengono anche utilizzate in medicina tradizionale.

In Sicilia e nel sud Italia le agavi stanno diventando una componente del paesaggio sulla litorale delle coste.

Le Aizoaceae

La famiglia della Aizoaceae include piante con foglie succulente; i generi sono più di 130 e le specie 2.000, con una distribuzione che riguarda quasi esclusivamente l’Africa Meridionale.

Il portamento varia da basso – arbustive a strisciante, a piante specializzate senza fusto. I fiori sono appariscenti e con molti petali. I frutti sono capsule che si aprono all’umidità e si richiudono nelle ore siccitose. Tra i generi di questa famiglia più conosciuti abbiamo Conophytum, Lampranthus, i Lithos, ovvero le “pietre viventi” e Carpobrotus, uno tra i più invasivi anche nelle nostre zone costiere.

Le Asphodelaceae

La famiglia delle Asphodelaceae è caratterizzato da piante erbacee o arbustive o arboree, succulente o meno, con una aggregazione di foglie, che possono essere sia di dimensioni ridotte sia molto grandi. I fiori sono organizzati in infiorescenze. I frutti sono quasi sempre non succosi, deiscenti.

La distribuzione è molto ampia, includendo quasi tutti i continenti, ma il centro di biodiversità è l’Africa Meridionale.

Complessivamente si contano 20 – 24 generi e un totale di circa 800 specie. Tra i generi più conosciuti, come piante succulente, si possono segnalare Haworthia e Aloe. Quest’ultimo viene utilizzato in farmacologia e cosmesi e a scopo ornamentale nelle regione mediterranee.

Le Crassulaceae

La famiglia delle Crassulaceae comprende 33 generi e circa 1400 specie di piante succulente che accumulano acqua nelle loro foglie ingrossate. La maggior parte delle specie sono cespitose o arbustive con le foglie disposte a rosetta e possono essere ricoperte in superficie da papille o cere. I generi più rappresentativi sono Echeveria, Kalanchoe, Sedume e Sempervivum.

Sono diffuse in tutto il mondo, anche se maggiormente nell’emisfero boreale e nell’Africa meridionale, in zone aride o fredde dove l’acqua può essere scarsa. Sono apprezzate come piante ornamentali e si caratterizzano per essere abbastanza rustiche; pertanto richiedono poche cure.

Le Euphorbiaceae

La famiglia delle Euphorbiaceae è composta da circa 380 generi e 7.200 specie; è caratterizzata da piante con strutture vegetali e modi di vita molto diversi (alberi, arbusti, liane, succulente ed erbacee). Almeno 2000 specie sono succulente.

Le foglie sono presenti solo durante il periodo umido dell’anno. I fusti carnosi contengono un lattice bianco, tossico in alcune specie, o succhi acquosi incolori o rossastri. I fiori sono piccoli, unisessuali, a simmetria radiale, e crescono in infiorescenze complesse, che assomigliano ad un unico fiore chiamato ciazio.

Ampiamente presenti in tutto il mondo ed in tutti i climi, esclusi quelli artici, hanno nell’Africa il loro centro di biodiversità. Sono piante di valore ornamentale ed economico, per estrazione di oli e gomme naturali.

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Di Treman

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