ALIMENTIAMO – LA MOSTRA E IL CONVEGNO, i laboratori a Bagheria fino al 26 novembre
Alimentiamo il born e made in Sicily con i prodotti agricoli e tipici del territorio. Alimentiamo è il focus che pone l’attenzione sull’ educazione alimentare verso le giovani generazioni entrando nelle scuole e verso un pubblico di consumatori sempre più attento a cosa mangia.
“Da dove vengono i prodotti che mangiamo? Non è sempre chiaro a tutti e allora l’idea di Alimentiamo è stata quella di creare un giardino d’inverno per rappresentare fisicamente,la biodiversità legata alle quattro stagioni con i quattro elementi della natura Acqua, Fuoco, Terra, Vento per i vari cicli produttivi dall’albero al frutto al prodotto trasformato, coinvolgendo i cinque sensi del consumatore”, lo dichiara Sabrina Gianforte ( referente di AIG per Palermo e i suoi 81 comuni), ideatrice e coordinatrice dell’evento, e imprenditrice nel settore agroalimentare.
Un saper fare di maestranze che uniscono le comunità, con la cultura alimentare che diventa il tema centrale sotto molteplici aspetti: dalla sovranità alimentare alla sussistenza alimentare, dalla sostenibilità ambientale, alla felicità alimentare, ambiti che l’Accademia Italiana di Gastronomia e Gastrosofia, AIG, che supporta l’iniziativa, con la referente regionale per la Sicilia Anna Martano e con i fondatori Alex Ravelli Sorini e Susanna Cutini docenti presso l’università telematica San Raffaele di Roma.
Da decenni propone modelli di ricerca puntando alla Formula della FELICITA’ ALIMENTARE (assegnando ad ogni alimento un valore compreso tra 1 e 10) Biodiversità + Semplicità + Bontà + Bellezza X Convivialità = FELICITA’ ALIMENTARE.
Una rete internazionale l’accademia, che racchiude in ambito italiano e internazionale operatori, docenti universitari, ricercatori, giornalisti, chef, ed esperti di varie discipline (educazione e politiche alimentari, nutrizione, storia, enologia, cucina, antropologia, semiotica, degustazione sensoriale)
Buona la prima edizione del salone dedicato alla natura e all’educazione alimentare. A Bagheria fino al 26 Novembre dalle 10,00 alle 17,30 Alimentiamo il Made and Born in Sicily. Mostra dei cicli produttivi dall’Albero al frutto fino al prodotto consumabile. La mostra che spiega come dalla terra prende vita la natura e cibi che mangiamo.
Ogni fine settimana, incontri, degustazioni, e laboratori del gusto. Questo fine settimana dalle 16,30 laboratorio di ceramica con Katia Guttuso, i partecipanti saranno coinvolti nella realizzazione di oggetti in ceramica.
Domenica alle 10,30 laboratorio di frutta martorana, curato dai docenti di Euroform i partecipanti vedranno come si realizza questo dolce tradizionale, ci sarà anche un laboratorio di disegno curato da Carto Aliotta. Ingresso libero. Info e contatti [email protected] – 3939372277
Mercoledì 26 si è svolto il convegno di apertura del salone ALIMENTIAMO il Born e Made in Sicily, all apertura dei lavori hanno preso parte Prof. Salvatore Tomaselli, Professore ass.to di Economia Azienda Unipa e Professor Family Business. Ing.Antonello Mineo, Presidente Polo della MeccatronicaDott.ssa Margherita Tomasello, Accademia della PastaDott.ssa Sabrina Gianforte , Accademia Italiana di Gastronomia e GastrosofiaIng Giovanni Crivello A.I.C . Associazione Italiana Coltivatori
Il prof Tomaselli ha dichiarato: ” La promozione di una cultura del mangiar sano e bene non è contraria alla necessità delle famiglie di “far quadrare il bilancio” e non deve essere considerata un lusso riservato a pochi. I dati coldiretti stimano che in Italia vengano sprecati, ogni anno, 67 kg di alimenti per abitante (fonte: Coldiretti), per un totale di oltre 4 milioni di tonnellate di spreco.
Di questi, secondo le stime dell’ultimo report dell’osservatorio Waste Watcher, da 27 a 30,95 kg per abitante viene buttato in spazzatura ogni anno in conseguenza delle abitudini di consumo domestico.
Ciò significa che una quantità rilevante della spesa alimentare pro-capite viene sprecata. Una gestione più accurata del carrello della spesa consentirebbe di acquistare cibo migliore senza accrescere la spesa (basterebbe comprare la quantità “giusta” e destinare parte del risparmio alla scelta di prodotti di miglior qualità. Solitamente, soprattutto in riferimento ai prodotti freschi (che sono anche quelli soggetti a maggiore spreco) questo significa anche alimentare filiere “corte”, sostenere produttori del territorio, generare economia di prossimità. Questi comportamenti contribuiscono in maniera significativa al preservare la sostenibilità e sono in linea con gli obiettivi dell’agenda ONU per la sostenibilità, non solo quello del consumo e produzione responsabili, ma anche a quelli di sconfiggere la fame: le risorse liberate dallo spreco potrebbero essere destinate alle fasce in stato di assoluta indigenza; salute e benessere: mangiare cibo di buona qualità ha un impatto positivo sulla salute); lavoro dignitoso e crescita economica: riconoscendo il valore del lavoro nel settore primario.
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