La cellula vegetale è stata studiata con il microscopio ottico nel corso di due secoli. Gli strumenti messi a disposizione dai fisici e le geniali intuizioni per affinare la tecnica di osservazione hanno portato gli studiosi a scoprire la parete cellulare, il nucleo e quello che venne chiamato citoplasma.
Nel citoplasma di una cellula adulta è possibile trovare il vacuolo ed i plastidi. Il citoplasma era visto come trasparente dal microscopio ottico e per questo chiamato jaloplasma. L’avvento del microscopio elettronico ha portato alla scoperta nel citoplasma dei mitocondri, degli oleosomi e dei ribosomi.
Struttura e costituzione del citoplasma.
Studiare il citoplasma è sempre stato reso difficile dal fatto che bisogna separarlo dagli organuli presente al suo interno. La separazione dipende dalle dimensioni che questi hanno e si ottiene per frantumazione e centrifugazione.
Alla fine della separazione per centrifugazione abbiamo il materiale plasmatico che chiameremo matrice o protoplasma fondamentale per distinguerlo dal citoplasma che continuiamo a considerare l’insieme del materiale contenuto nella cellula escluso nucleo, vacuolo.
La matrice che si ottiene dopo la separazione di tutti gli organuli subisce tali trasformazioni da essere troppo alterato per essere studiato dal punto di vista fisico. Si presenta formato da grumi di piccolissime dimensioni, probabilmente proteine globulari.
Gli studi fatti sulle proprietà fisiche vengono svolti con il citoplasma contenente i costituenti morfologicamente distinti dalla matrice che abbiamo visto sopra. Cioè senza subire alterazioni per estrarre le componenti.
Le funzioni del citoplasma fondamentale o matrice devono essere molteplici; sicuramente è sede di reazioni enzimatiche le quali funzionano sotto il controllo dei geni.
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